Lo sviluppo comunicativo linguistico da 0 a 3 anni: presupposti teorici e indicatori di rischio

Lo sviluppo comunicativo linguistico da 0 a 3 anni: presupposti teorici e indicatori di rischio

Lo sviluppo comunicativo linguistico da 0 a 3 anni: presupposti teorici e indicatori di rischio

 

PRESENTAZIONE

I Disturbi dello Spettro Autistico rappresentano una patologia caratterizzata da deficit di socializzazione e comunicazione, con comportamenti ripetitivi e inusuali, la cui prevalenza secondo alcuni autori è di circa 1 su 150 nuovi nati. Diversi studi hanno messo in luce l’importanza di effettuare una diagnosi precoce al fine di limitare l’effetto dei deficit socio – comunicativi e cognitivi attraverso un intervento specifico su tali funzioni emergenti. E’ estremamente importante identificare precocemente questi bambini a rischio di autismo e mettere in atto interventi terapeutici precoci.

La comunicazione e il linguaggio maturano contemporaneamente alle competenze motorie e psichiche, e si intersecano e sostengono a vicenda; la comunicazione verbale gioca nei rapporti sociali un ruolo fondamentale e i disturbi del linguaggio rappresentano un serio impedimento alla realizzazione delle potenzialità dell’individuo.

In età evolutiva, l’attenzione all’impatto che il disturbo di linguaggio ha sullo sviluppo del bambino deve tradursi in interventi tempestivi e mirati per prevenire effetti a cascata quali problemi cognitivi, affettivi e/o comportamentali. L’intervento precoce può ridurre in modo significativo l’impatto di questo disturbo sullo sviluppo del bambino.

Il primo momento di comunicazione del bambino è l’allattamento: ciò può consentire al logopedista di valutare e sostenere sin dai primi giorni di vita le capacità d’ interazione tra il bimbo e la mamma e le modalità e abilità di alimentazione (suzione, deglutizione, respirazione ) e la possibilità di cogliere i primi segnali di rischio.

I criteri di identificazione del rischio sono: un numero limitato di vocalizzazioni pre-linguistiche  o l’assenza della lallazione dai 5/7 mesi ai 9/10 mesi; mancanza di schemi di azione con gli oggetti a 12 mesi;  lessico espressivo  inferiore a 50 parole a 18 mesi;  un repertorio fonetico incompleto, strutture sillabiche ristrette o ancora ridotte a 24 mesi; assenza di linguaggio combinatorio a 30 mesi; un ritardo di sei mesi o più nello sviluppo del linguaggio ricettivo e/o un  ritardo della comprensione di ordini non troppo contestualizzati intorno ai 24/30 mesi.

Migliori candidati per un intervento logopedico sono coloro che non utilizzano o utilizzano poco i gesti comunicativi tra i 12/14 mesi e coloro che utilizzano espressioni verbali incomprensibili o forme di ecolalia oltre i 2 anni.

I 36 mesi sono un’età critica sia per il limite dei ritardi transitori, sia ai fini diagnostici e prognostici.  In questa fascia d’età destano maggiore preoccupazione e potrebbero beneficiare dell’intervento del logopedista quei bambini che non riescono ad imitare le combinazioni di parole, che prediligono il gioco di manipolazione non finalizzato e/o l’allineamento/raggruppamento di giocattoli piuttosto che il gioco simbolico o che manifestano comportamenti disfunzionali.

L’autismo e la disprassia sono disordini d’integrazione sensoriale e hanno una matrice neurologica comune con comorbilità del 45%.

Esiste, inoltre, una correlazione tra un deficit delle funzioni esecutive e le difficoltà prassiche: il disturbo della funzione esecutiva, infatti, si manifesta nell’incapacità di compiere movimenti volontari, coordinati sequenzialmente tra loro in funzione di uno scopo.

Il corso è destinato alle seguenti figure sanitarie:

  • Logopedisti
  • Psicologi
  • Educatori professionali
  • Fisioterapisti
  • Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
  • Medici chirurghi: Pediatri e Neuropsichiatri infantili

Il corso, al quale sono stati riconosciuti 11,7 crediti formativi ECM, è destinato ad un massino di 30 partecipanti ed avrà la durata di 10 ore complessive.

Il costo totale del corso è di € 60,00 per le figure sanitarie soggette ad obbligo ECM, mentre per le figure professionali non soggette ad obbligo ECM il costo è di € 30,00.

Al momento d’iscrizione dovrà essere corrisposta una quota pari alla metà dell’importo totale mentre il saldo dovrà pervenire entro il 22.10.2016, data inizio del corso. Il pagamento dovrà essere effettuato a mezzo di bonifico bancario, a seguito c/c intestato a Centro Studi Toniolo IBAN: IT68X0303282880010000001252 – Causale: Nome e Cognome, Iscrizione Evento ECM ID 3355 Ed. 1

 

Programma

Le lezioni saranno a cura dei Docenti Dr. Michele Moscarelli, Neuropsichiatra infantile e dalla Dott.ssa Francesca Paola Di Maria, logopedista.

22 OTTOBRE 2016

Sabato pomeriggio dalle ore 15.00 alle 20.00

 

  1. Lo sviluppo comunicativo – linguistico da 0 a 36 mesi     Dott.ssa Di Maria
  • Dalla suzione al linguaggio: sviluppo delle abilità orali motorie e verbali motorie;
  • Maturazione del controllo motorio e senso-percettivo: le prassie;
  • Il gioco;
  • Identificazione precoce dei bambini a rischio.

 

  1. Il deficit comunicativo-linguistico (PRIMA PARTE)           Dr. Moscarelli
  • Lo sviluppo dell’architettura cerebrale strutturale e funzionale;
  • Basi neurali e sviluppo tipico della intersoggettività sviluppo tipico ed atipico;
  • Inquadramento, criteri eziologici e caratteristiche comportamentali;
  • Diagnosi differenziale e co-morbilità;

 

23 OTTOBRE 2016

Domenica mattina dalle ore 09.00 –alle ore 14.00

 

  1. Il deficit comunicativo-linguistico (SECONDA PARTE)                    Dr. Moscarelli
  • Nuovi Orientamenti in tema di Inquadramento Nosografico nei disturbi pervasivi dello sviluppo Il DSM-5;
  • Stabilità della diagnosi e traiettorie evolutive;
  • Stima di prevalenza;
  • Le “cause” dei disturbi dello spettro autistico: gli attuali orientamenti.

 

  1. Osservazione e valutazione formale Dott.ssa Di Maria
  • Action observation nella prima infanzia: review sistematica della letteratura ed implicazioni abilitative precoci;
  • Criteri di osservazione in contesto ecologico e interpretazione dei dati
  • Valutazione oromiofunzionale e delle caratteristiche verbali generali
  • Deficit delle funzione esecutive;
  • Approcci terapeutici e stesura del programma logopedico individualizzato;
  • Esercitazioni su video di casi clinici.